Una pagina di bontà in mezzo al male

In questi giorni – per la precisione il 27 gennaio – in tutto il mondo si celebra la Giornata della Memoria. Dolorosamente e con immenso senso di colpa, si riflette su quanto male alcuni uomini hanno saputo fare ad altri uomini, donne, bambini.

Ebrei deportati in viaggio verso Auschwitz, sui treni della morte.

Ci sembra doveroso riproporre, proprio in questa settimana, questo post dedicato al libro di Giovanni Rinaldi, C’ero anch’io su quel treno (Solferino, 2021).

Giovanni Rinaldi – ospite della nostra Biblioteca nel 2021 nell’ambito di Fuori gli Autori. – con la sua laboriosa ricerca porta alla luce una storia buona che, al fianco di tanto odio e disprezzo, o poco dopo, ha preso vita nella nostra Italia devastata dal dopo guerra.

Bambini poveri in viaggio verso famiglie che possano accoglierli, sui treni della felicità.
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Pugliese. Quel che più ama: i figli, il blu mare, i colori primari e, a partire da quelli, tutti gli altri, la pagina scritta, la parola che cura, i bambini, danzare, e la sua Stromboli.

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