Una storia di amicizia e condivisione
NOVITÀ IN CATALOGO
A olivia e Zoe. Cresciute tra risate, profumi e parole. E a Francesca.
Non la solita zuppa!, nella sua veste editoriale così essenziale ma curata in ogni dettaglio (Cartuhisia, 2024), è più che un libro illustrato.
La grafica di Iris Stetco
Il libro si serve di soli tre colori, come nei più efficaci e immediati progetti grafici. Tre colori per raccontare una storia di amicizia e condivisione, di scoperte e viaggi a suon di musica. Un rosso pieno, il blu e il bianco, e basta.
Il risvolto di copertina – lettere e sagomine bianche e blu su fondo rosso, in stile “figli dei fiori” – rimanda agli anni 70. Anni in cui sarebbe stato possibile, nella vita, non solo in una favola, barattare un po’ di buona musica con del buon cibo.
In queste pagine “semplici” i colori, le forme e il testo (in stampatello), così in armonia, sono un’unica cosa, hanno la medesima cifra e un unico obiettivo: coinvolgere il lettore. Sembra quasi di essere davanti a una campagna di comunicazione che adopera con sapienze forma e colori per arrivare a chi guarda. Per raccontare una storia, in questo caso.
Le immagini “piatte”, a tinta piena, sono senza ombre, senza sfumature, senza alcuna profondità, densità o spessore. Sembrano come ritagliate, e poi rimontate su un piano che in questo caso non è neutro, ma attivo, protagonista. È il nostro terzo “colore”. È il bianco che serve a dar senso alle immagini. Ci si chiede come sia possibile, con tre colori e poche parole, evocare suoni, sentimenti, umori. Ma è quel che accade.
Nella composizione del libro, il testo gioca con le immagini e con gli stessi lettori. Le parole si fanno largo discretamente tra le illustrazioni, trovano il loro posto senza prepotenza. Il “verso” dell’oggetto libro, cambia di continuo. L’impaginazione è funzionale alla storia e alle illustrazioni stesse, e cambia a seconda che quest’ultime siano in orizzontale o in verticale. Così il bambino, lo legge, lo sfoglia e quando serve, lo gira.
La storia di Sabina Colloredo
La storia è semplice e commovente. Racconta di un ragazzo e di una ragazza, musicisti girovaghi, artisti di strada insomma, che se ne vanno a suonare porta a porta, sperando di ricevere, in cambio, un poco di cibo. Arrivano in un piccolo villaggio sul mare, è un bel villaggio con le casette variopinte che brillano come un arcobaleno (le “vediamo” anche se i colori nel nostro libro sono soltanto tre!), eppure tutti, ma proprio tutti quanti, li scacciano via.
I due sono mortificati e tristi. Fino a che al ragazzo non viene un’idea strampalata e davvero geniale. E così, con molto creatività, un poco di follia e una grande dose d’amore, ecco la zuppa magica. Grandi e piccoli partecipano a questa laboriosa preparazione. Ognuno dà il suo un piccolo contributo. La zuppa è buonissima! Non solo di sapore, è buona soprattutto perché è riuscita a coinvolgere e a tener insieme l’intera comunità.
Non la solita zuppa! è una delle novità in catalogo nella Biblioteca dei Ragazzi. Questo libro è ammesso al prestito.
La fiducia e la leggerezza che questa storia trasmettono, noi le dedichiamo all’autrice Sabina Colloredo, recentemente scomparsa, e ai giovanissimi lettori di oggi e di domani che continueranno per sempre a leggerla.