La forza dei colori per raccontare la guerra ai bambini
Sole e mare, di Fuad Aziz, Matilda Editrice, 2016.
Un libro coloratissimo e solare, che ha l’estate solo nel titolo e nella leggerezza delle immagini e conserva questa vivacità dall’inizio alla fine, per raccontare una ferita. Per raccontare la perdita, la distruzione, le macerie, ma anche la speranza e la vita che vince.
Questo libro illustrato è dedicato alle bambine e ai bambini che vivono nei paesi di guerra.
È dedicato anche a tutti gli altri, ai bambini e alle bambine e agli adulti che della guerra sanno poco, ma alle volte ci pensano, oppure no, ma sono vogliosi di momenti di riflessione.
Raccontare la guerra
Sole e mare racconta, attraverso i disegni di Amina, l’orrore e lo sconcerto di quel che accade, non così lontano da noi, se c’è una guerra in corso.
In questi disegni così vivaci e pieni di vita, sentiamo il dolore dei piedini scalzi di una bambina che vive sotto le bombe, tra le macerie; sentiamo il tuonare delle esplosioni, siamo tra le case che crollano, siamo insieme a lei.
Anche la casa di Amina è distrutta.
La bambina è là in mezzo.
La vediamo scavare a mani nude, con gesti furiosi, piccoli e determinati, per cercare di recuperare tra pezzi di ferro, vetro e cemento, le cose a lei più care.
Finalmente ritrova i suoi quaderni, tutti sciupati e pieni di polvere.
“Sole e mare” è un disegno suo. L’ha fatto nel suo quaderno solo pochi giorni prima.
C’è un sole buono, tondo e giallo, che scalda, che abbraccia. È lo stesso sole che scalda noi, che amiamo noi, è il sole delle nostre città, delle nostre spiagge, delle nostre vacanze, della nostra pelle abbronzata. E poi c’è il mare, così grande e libero che mette voglia di lasciarsi andare, di avere fiducia, di guardare lontano. D’oltrepassare l’orizzonte fino all’altra parte del mondo, di guardare al futuro.
Sono centinaia i bambini che ancora muoiono risucchiati in mare alla fine di traversate estenuati, pericolose, disumane, talvolta a poche miglia dalla costa.
Il 14 di giugno, nella stiva di un peschereccio proveniente dalla Libia, naufragato al largo del Peloponneso, pare vi fossero stipati come pacchi di poco conto, 100 bambini.
Sono bambini che cercano di scampare alla guerra. Che sperano e si attaccano alla vita, come la nostra Amina.
Di loro non conosciamo i volti, né i nomi.
Questo libro, inserito nelle nostre bibliografie dell’estate (6-10 anni) per associazione di parole che all’estate rimandano, diventa un pretesto per raccontare la guerra. Per parlare, con parole oneste e semplici e illustrazioni bellissime, di un argomento così grave e difficile.
Sole e mare fa parte della collezione della nostra Biblioteca dei Ragazzi, ed è regolarmente ammesso al prestito.
I nostri consigli di lettura per l’estate si rivolgono anche ai bambini più piccoli e agli adolescenti, con bibliografie mirate.