Un’altra scheggia di storia locale in questo angolo del Blog. Questa volta parleremo del Teatro Umberto Giordano di Foggia per ricordare che la città non ha solo record negativi ma può vantare il teatro più antico di Puglia ed uno tra i più antichi di tutto il Mezzogiorno. Testimonianza di un passato glorioso e di una vivacità culturale ancora attuale. Grazie al ricco Istituto della Dogana della Mena delle pecore ed alle diverse fiere che si tenevano in città, Foggia attirava un sempre maggiore numero di visitatori che spinsero alcuni cittadini ad aprire le prime sale teatrali. Ma nel corso degli anni si avvertì la necessità di dotare la città di un vero e proprio teatro con pianta ad U, a ferro di cavallo, che ricordasse il San Carlo di Napoli, fondato nel 1737, il più antico d’Italia. Di questa necessità se ne fece carico l’allora Amministrazione dell’Intendenza di Capitanata affidando il progetto per la realizzazione del teatro cittadino al noto ingegnere Luigi Oberty, personalità eminente nel settore dei lavori pubblici del Regno di Napoli. Ridisegnò Foggia e diffuse il neoclassicismo nell’Italia Meridionale. A lui si devono, infatti, anche i progetti dell’Orfanotrofio-Brefotrofio Maria Cristina di Savoia, la Chiesa di San Francesco Saverio (Chiesa delle colonne) e il pronao della Villa Comunale, nonché alcune abitazioni civili come il Palazzo De Nittis.
Dopo tre anni di lavori, finalmente, il 10 maggio 1828 venne inaugurato il Reale Teatro Ferdinando. In origine la facciata era diversa rispetto ad oggi, poiché vi era un porticato in stile neoclassico con sei colonne doriche. La volta originaria era del tutto differente da quella attuale. Il tetto, infatti, era portante mentre quello attuale è formato da un sottile strato di mattoni. Ciò aveva consentito la realizzazione di un grande lampadario evitando di affrescare la volta come era d’uso a quei tempi. Tutto ciò si rivelò un punto debole nel progetto di Oberty per cui fu necessario rifare il tetto. Il problema si ripresentò anche nell’ultimo restauro.
Nel 1861, in seguito all’Unità d’Italia ed al nuovo corso politico, il teatro prese il nome di Dauno. Il 23 agosto del 1928, il Teatro Dauno cambia nome in Teatro Comunale Umberto Giordano, in onore del grande compositore foggiano.