PER UNA FENOMENOLOGIA DELL’AMORE E DELLA MORTE – Camere Separate (P.V. Tondelli)

Il coito è la parodia del delitto. Il filosofo francese Georges Bataille parte da questo caustico assunto per proporre la sua idea di erotismo nel luminoso quanto sfacciato scritto “L’ano solare”.


La sottile linea di demarcazione fra l’erotismo e il declino sembra ancor più esigua all’avvicinarsi di un sentimento di corrispondenza fra due persone. Che sia d’influsso virgiliano, dantesco, wagneriano o shakespeariano, la sublimazione espressa nell’esperienza amorosa ha spesso
riscontrato nella sua finitudine un elemento di trattazione specifica.

la storia

Oggetto di questa prospettiva è un romanzo, Camere Separate (Bompiani, 1989), frutto della sensibilità dello scrittore correggese Pier Vittorio Tondelli. Tondelli è noto al pubblico come voce del postmodernismo italiano, espressione generazionale di un’esperienza giovanile quale quella degli anni ’80. Egli documenta lo stile di vita distruttivo, ai limiti del “maudit”, della gioventù emiliana nel decennio paradigma dell’edonismo occidentale.

una scrittura musicale

Attraverso una scrittura musicale, scomposta, frammentaria e ricca di espressioni gergali, compone un ritratto alternativo al sogno italiano, fatto di sfiducia e rancore verso la vita di provincia, seppur non manchevole di amore e devozione verso i propri luoghi natii. Con il suo ultimo romanzo (Camere Separate), invece, Pier Vittorio Tondelli racconta la storia di un amore ormai concluso, quello fra Leo e Thomas, vissuto fra Germania, Francia, Spagna e Italia, in una distanza tanto geografica quanto fisica fra i due corpi. Il protagonista, Leo, impone infatti al suo partner uno stile di vita nella relazione che non preveda la convivenza, ma sporadici incontri in varie città d’Europa. Il distanziamento voluto da Leo non cancella l’ardore della passione fra i due amanti, tuttavia è un agente dubitativo all’impegno nella relazione posto fra i due.

la scrittura

L’opera si articola in 3 movimenti, come si trattasse di una partitura musicale, e procede sinuosamente attraverso flashback della relazione, dell’infanzia del protagonista e della sua vita precedente all’incontro con Thomas. La prosa è tersa, limpida, tuttavia fortemente emotiva: se in precedenza Tondelli aveva ricorso a narrazioni di spettro collettivo attraverso opere come “Altri libertini” o “Pao Pao”, qui il taglio di scrittura è
profondamente intimistico. Camere Separate è la prova finale semi-autobiografica di uno scrittore segnato da una vita in cui la carne si fonde alla penna, e l’amore è vissuto con un’intensità e un ardore ai limiti dell’umano. C’è una sequenza all’inizio del romanzo, descrittiva del primo rapporto sessuale fra Leo e Thomas, in cui viene tracciato il superamento delle barriere di confine fra i due.

la visione


In questa descrizione viene scandagliato con spirito proprio di un filosofo esistenzialista la relazione fra due corpi amanti. È sublime, ai limiti dell’elegiaco, soprattutto da parte di uno scrittore, superare i confini della verbalità in quello che è l’atto erotico tra i due amanti: “(..) il senso è nel corpo di Thomas, nella quiete ansimante che gli sta offrendo, nel piacere di essere accolto, finalmente, nel mondo di un altro”. Le parole sono necessarie, eppure qui sono impiegate per oltrepassare il loro bisogno di definizione, illustrando un’inadeguatezza di fondo nel
linguaggio.

morte

A questa presentazione dell’intimità fra i due amanti segue la tragicità di un passaggio di ambientazione: dal letto d’amore al letto di ospedale. Thomas sta morendo per una malattia dai confini poco evidenti. A seguito del lutto, Leo sarà costretto a ricapitolare la sua vita, entrando in una crisi esistenziale che lo vedrà sconfitto persino nella scrittura, unità abitativa della sua anima:
nel romanzo, egli è infatti uno scrittore di successo, che gira l’Europa e frequenta un milieu di intellettuali con il sostegno emotivo del suo Thomas.

Leo e Thomas

L’abbandono per la morte della persona amata ha un sapore bachmanniano: infatti, per la scrittura di Camere Separate, l’autore emiliano attinge al registro spirituale dell’opera “Il trentesimo anno” della poetessa e scrittrice austriaca Ingeborg Bachmann. Leo ha 32 anni, e vive le tappe di una maturità inscritta sul suo corpo segnato dagli eventi e dalla loro metabolizzazione attraverso la scrittura. La sua sfiducia dopo la morte dell’amato lo sconfigge e lo porta a riversare se stesso in una solitudine volontaria, finalizzata a proteggere l’immagine ormai svanita di Tlhomas. La loro relazione non è stata un idillio, eppure l’impetuosità del sentimento ha catalizzato in Leo un senso di appartenenza che prima non possedeva.

una nuova idea di vita

Le maglie della vita provinciale hanno circoscritto il senso dell’esistenza di Leo, e la possibilità di costruire una nuova idea di vita risiedono nel corpo di Thomas, ormai defunto. Non c’è una risposta all’assimilazione di un lutto, dunque la bassezza del sentimento della perdita pervade questo libro. La sua sincerità, tuttavia, fatta di una ricerca verso una fede personale, sia religiosa quanto laica, è spiazzante.

il potere della scrittura


Il fluire della vita altrui mentre si sta metabolizzando il dolore può apparire come volgare, e Leo
risente della sua finitudine contro una collettività lontana dal suo bisogno specifico di intimità.
L’amore omosessuale soffre del suo mancato riconoscimento sociale, e per questo Leo vive un
dolore tanto privato quanto alienante, nonostante l’ardore espresso in precedenza non fosse
carente di alcuna necessità. La morte è una dimensione di perdita del proprio spazio personale, e
la vita vissuta attraverso la persona defunta scompare assieme ad essa.

sentimenti


La delicatezza di un romanzo come Camere Separate sta nel bilanciamento testardo fra il dolore
lancinante della morte, che scarnifica il protagonista e lo direziona verso una nuova indagine di se
stesso, e il candore impetuoso dei sentimenti, che non smettono di scorrere affianco al senso
granitico della perdita. La scrittura rivela ancora una volta il suo potere centrale: quello
dell’eternità
.

a cura di

Potito Forte (nato a Foggia nel 2001), laureando in Comunicazione della Moda presso l’Accademia di
Costume & Moda di Roma. Aspirante scrittore, nel 2022 ha prodotto una raccolta di racconti per la mostra
collettiva “Pharmakon ep.2” del gruppo curatoriale Gandhara presso il Museo delle Mura in Roma.

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Angela. Delia's mom, Social Media Manager, Librarian. "Domani è un altro giorno", anche in Biblioteca.

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