Marzo è un mese particolarmente caro ai foggiani, il 22 marzo del 1731 dalla piccola finestra ogivale del Sacro Tavolo dell’Iconavetere, sistemato provvisoriamente presso la Chiesa di San Giovanni Battista a causa del rovinoso terremoto di due giorni prima che provocò gravi danni alla Cattedrale e a tutta la città, apparve il volto della Madonna.
Nel 1924 la data del 21 marzo, scelta per inaugurare la Fontana del Sele nell’attuale Piazza Cavour, a parte la coincidenza simbolica dell’inizio della primavera, non fu casuale.
Con questo monumento si volle celebrare una sorta di altro miracolo, l’arrivo dell’acqua a Foggia con l’inaugurazione del tronco foggiano dell’Acquedotto Pugliese per merito del suo Presidente (dal 1923 al 1932), Gaetano Postiglione, che diede un impulso notevole alla modernizzazione non solo della Capitanata ma di tutta la Puglia.
Progettata dall’ingegnere ravennate Cesare Brunetti, che realizzò anche i fontanini di piazza XX Settembre, la fontana, in cemento e a forma di stella marina, in realtà doveva essere provvisoria e servire solo per l’inaugurazione dell’Acquedotto per poi essere smantellata e sostituita da una fontana monumentale in bronzo e marmo.
Da provvisoria divenne definitiva e costituisce oggi uno dei simboli della città!
L’avvenimento fu talmente importante che la “Domenica del Corriere”, prestigioso settimanale nazionale, gli dedicò la copertina a cura di Achille Beltrame.
La fontana fu chiamata del Sele perché l’acqua proveniva da uno dei più importanti fiumi della Campania, il Sele appunto, che sgorga alle pendici del Monte Paflagone, in provincia di Avellino ed ancora oggi tra le sorgenti dell’Acquedotto Pugliese.