Il mare dove non si tocca

Mare

Aspettiamo il tempo calmo dell’estate per recensire l’ultimo libro di Fabio Genovesi, Oro puro, Mondadori 2023.

Lo abbiamo presentato insieme all’autore agli inizi di luglio, nella Terrazza della Biblioteca.

Il libro con dedica è già in prestito; disponibile anche l’ebook per il prestito digitale.

Conquistati proprio dall’incontro della rassegna Fuori gli autori, ci siamo tuffati in un altro suo romanzo, Il mare dove non si tocca, Mondadori 2017.

Anche questo disponibile per il prestito in Sala Narrativa.

Copertina del libro Il mare dove non si tocca di Fabio Genovesi, Mondadori, 2017.

La trama

Molto più di una storia di formazione.

Il libro è narrato in prima persona da Fabio, sei anni, dieci nonni e una maledizione che pesa sulla sua famiglia.

Sono destinati alla follia gli uomini di casa che entro i quarant’anni non si sposeranno.

Scapoli sono i nove fratelli del nonno, l’unico ad aver messo su famiglia.

Vivono tutti uno vicino all’altro, alla periferia di una città di mare, in un agglomerato di case che loro stessi hanno ribattezzato Villaggio Mancini.

Naturalmente, la combriccola elegge Fabio nipote di tutti.

C’è chi lo porta a caccia, chi a pesca, chi a raccogliere funghi.

Così, il piccolo scoprirà soltanto in prima elementare che i bambini frequentano altri bambini.

Sempre il primo giorno di scuola, Fabio verrà a conoscenza della condanna che pesa sulle teste degli uomini della sua famiglia.

Inizia qui il cammino di questo bambino, che seguiremo fino al suo tredicesimo compleanno.

Su tutto colpisce la voce autentica di questo ragazzo, che un inciampo alla volta ricompone il puzzle e cresce.

Fabio impara a nuotare anche lì, nel mare dove non si tocca.

Il treno della vita

Che succede se ti senti fuori posto, se vorresti salire sul treno della vita, ma quel treno non si ferma mai dove lo aspetti tu?

Puoi provare a cambiare stazione, e andare dove vanno tutti gli altri, anche a costo di calpestare qualcuno pur di arrivare in tempo. Oppure, puoi credere nella meraviglia e farti guidare dallo stupore.

Crescere senza invecchiare, non è uno slogan, ma una scelta di stare al mondo senza rinunciare alla scoperta continua.

“[.] E ogni tanto le cose meravigliose si stufano di stare lì sedute a invecchiare nel mondo della fantasia, allora una scatta in piedi, prende un giorno a caso della tua vita e ci si tuffa dentro”.

Si sorride parecchio in questo libro e ci si commuove anche.

Genovesi riesce a far uscire dalle pagine il piccolo protagonista e a farlo rivivere nei nostri ricordi, in quello che abbiamo vissuto da bambini.

Se non tutti, sicuramente i più fortunati, anche se allora non sapevamo di esserlo.

Quelli che alle feste non erano invitati, quelli sempre un po’ fuori dai giri, dalla vita che accade in quel momento.

Quelle situazioni che sembrano tutto e invece molte volte si identificano soltanto con il branco.

Anche a Fabio, ad un certo punto, arriva la tentazione di mettersi dalla parte dei cattivi e prendere in giro il malcapitato di turno.

Lo fa per un attimo, si pente subito, si rimette alla ricerca della sua strada.

Narrare è divagare

C’è un omaggio alle storie, quelle piccole ignorate dai libri dei grandi fatti che segnano un’epoca.

Le storie che tracciano il percorso verso la crescita e la consapevolezza.

La televisione sono io e La canzone di Dino e Mariuccia sono i capitoli che abbiamo preferito, proprio perché Fabio si trasforma in un narratore.

Siede sul mobiletto, al centro della sala, prende il posto della tv rotta e racconta per intrattenere la famiglia.

Racconta e tesse fili, cuce memorie, riannoda gli eventi e li rende materia viva che ci plasma mentre proviamo a plasmarla.

I ricordi siamo noi, la storia di padre e di madre in figlio e in figlia, la storia che ci ha portato fino a qui.

Il prima e il dopo, siamo noi anche quello che potremo essere e che ancora non siamo.

Nei libri di Genovesi tutto il mondo si parla, in qualche modo.

I lombrichi, che hanno cinque cuori e sei reni, se li dividi si scindono e ognuno se ne va per la propria strada.

Si parlano le anguille che partono dai fossi nei campi e arrivano nell’oceano profondo per deporre le uova.

Poi i piccoli tornano esattamente da dove erano partite le loro madri, proprio in quel fosso preciso.

Queste storie sono racconto nel racconto, perché Fabio ad un certo punto incontra Stella, una libraia di strada.

E lì, sempre per caso e sempre per sbaglio, la vita di Fabio comincia ad andare incontro alle storie.

A quel sentire che abbraccia le tante espressioni della vita, ma sa coltivare anche la solitudine.

Ché quando è scelta, la solitudine diventa spazio e tempo di creazione e di riflessione.

Coccinella

Abbiamo amato il personaggio di Coccinella, una bambina che sa rovesciare il mondo, guardarlo da un’altra prospettiva, indicare la via senza sostituirsi.

Soprattutto, abbiamo letto ad alta voce, insieme a Fabio, per riportare una persona cara, carissima, di qua da noi. Poi, abbiamo scritto per questa stessa persona, per questo stesso ritorno.

Perché se una cosa bella e forte sanno dircela le storie è che si può sempre ricominciare, senza mai smettere di andare.

Dove?

Verso la meraviglia.

Copertina libro "Oro puro" di Fabio Genovesi, Mondadori 2023.

E qui ritorniamo ad Oro puro, e vi lasciamo con un piccolissimo assaggio di questa storia, che è tutta un’altra storia.

Parla di Cristoforo Colombo e della scoperta dell’America.

Parla di Nuno, giovane mozzo inesperto che la notte della vigilia di Natale si trovò alla guida del timone della Santa Maria.

E la fece affondare.

Tutta un’altra storia, dunque, ma la meraviglia che ci muove, lo sguardo che traguarda e avvalora ciò che vede, è lo stesso.

Ed è lo sguardo che sa divagare, proprio come fanno i narratori.

Perché una buona storia sa sempre deragliare, uscire dai binari, fare un giro lungo e riprendere il viaggio.

“E  mi sa che quella meraviglia è la vita, quell’impasto di bianco e nero e mille colori, di lacrime e risate, amori e lutti, dolori e ansie e felicità nello stesso momento, che diventano una cosa sola come il mare e il cielo davanti a loro due, mentre ci si tuffano tenendosi a braccetto”.

Guarda l’intervista a Fabio Genovesi realizzata in occasione della presentazione in Biblioteca di “Oro puro”.

In fondo all’intervista, trovi due consigli di lettura imperdibili.

https://www.youtube.com/watch?v=xZOLXmYGJwU&t=53s

Leggi qui, invece, le novità in arrivo a settembre in Sala Narrativa.

Ogni libro ha una sua colonna sonora, secondo noi.

Vi proponiamo due canzoni, entrambe di Francesco Guccini, per accompagnare la lettura di questi due romanzi:

per Oro puro, vi suggeriamo Cristoforo Colombo;

per Il mare dove non si tocca, ci è venuta in mente Cencio, in particolare quando leggevamo del Piccolo Massimo, un personaggio che non ti scordi più.

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Viaggiatrice di poltrona con i libri, in camper senza. Perdo sempre gli occhiali, raramente la pazienza.

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