Elogio alle biblioteche in un racconto per bambini
Rapimento in biblioteca, di Margaret Mahy e Quentin Blake, Interlinea, 2021.
Questa è la storia avventurosa e un po’ bizzarra del rapimento di un’affascinante bibliotecaria, Costanza Gentilucci, che un bel giorno viene presa in ostaggio da una banda di briganti.
Intorno a questa vicenda se ne sviluppano molte altre. Accade per esempio che i briganti da lì a poco si ritrovino pieni di pustole e bollicine… La brava bibliotecaria – grazie al dizionario pratico Il medico in casa, presente nelle collezioni della sua biblioteca – riesce a capire di cosa si tratta. Individua inoltre semplici rimedi che possano alleviare i fastidi di questa malattia, di certo più diffusa tra bambini che fra briganti. (Nella prima versione del racconto, i briganti avevano contratto il morbillo; nell’edizione attuale invece si parla di varicella, forse per via del fatto che il morbillo è pressoché scomparso dalla popolazione occidentale).
Accade, ancora, che i libri, scelti con sapienza dalla bibliotecaria tra i tanti, smuovano interessi inimmaginabili nei rapitori sino a distrarli dalle loro brutte intenzioni.
La forza buona delle storie
Le favole, la lettura ad alta voce, il racconto condiviso, sono al centro di questa breve ma efficace storia. Il racconto sembra essere anche la metafora, la sintesi, di ciò che i bibliotecari e le biblioteche fanno, ogni giorno. Arrivare ovunque, accogliere senza discriminare, offrire il meglio. Motivare, nutrire, arricchire il buono che è in noi. Trasformare, trasformarci. Creare una alternativa giusta ai problemi, anche e soprattutto quando si ha a che fare con “analfabeti” o con individui “problematici”, come sono nostri briganti.
Grazie alle pagine e alla disinvoltura della bibliotecaria nel far ricorso ai libri per districarsi nelle difficoltà, questa situazione si risolve per il meglio. I libri dopo il rapimento tornano ad occupare ognuno il proprio posto, tutti in ordine negli scaffali; i frequentatori della biblioteca, che erano stati privati dalla lettura, possono di nuovo recarsi a leggere nelle sale accoglienti e silenziose… e ancora altre sorprese stupiranno il lettore nel finale della storia.
La prima e l’ultima edizione
Rapimento in biblioteca è un piccolo classico della letteratura per l’infanzia. Originariamente il suo titolo era La bibliotecaria rapita, edito nel 1985, in una collana per ragazzi – La Biblioteca Illustrata – di Editrice Bibliografica; il copyright del testo risale addirittura al 1978. Questo per far capire quanta strada ha fatto e quanta vita ha, questo libro.
Nei decenni il racconto non ha smarrito nulla del suo spessore. La storia sempre valorizza le parole e la comunicazione che intorno ad esse si crea, anche in situazioni non comuni. Non ha perso la leggerezza e la freschezza, per com’è scritto e illustrato.
Premio Andersen 2022: “Miglior libro mai premiato”
Rapimento in biblioteca, della neozelandese Margaret Mahy, illustrato da Quentin Blake, edito da Interlinea – collana Le rane, è vincitore del Premio Andersen 2022 come Miglior libro mai premiato.
Insieme al libro, agli autori, all’editore, sono stati simbolicamente premiati i bibliotecari e le biblioteche tutte, per l’impegno e la dedizione messe in gioco sempre. Per la divulgazione dei contenuti e la promozione alla lettura, a beneficio e a servizio del territorio e della comunità.
Per la nostra Biblioteca dei Ragazzi è un piacere che un libro così tante volte adoperato in gruppo e nelle letture animate, sin dagli anni ’90, sia oggi riconosciuto come testo significativo e pregnante.