La stazione ferroviaria di Foggia, simbolo di una città

Inauguriamo questo spazio del blog descrivendo brevemente le vicende di uno dei simboli della città di Foggia, la sua stazione ferroviaria, testimonianza di un passato glorioso. La felice collocazione geografica della città, al centro del Tavoliere, fu alla base del suo sviluppo e della sua importanza strategica. Grazie ad essa, infatti, Foggia fu eletta inclita sede imperiale dall’Imperatore Federico II di Svevia. Tra il 1447 e il 1806, fu poi il punto di confluenza di 14 tratturi e tratturelli durante la vigenza del ricco istituto della Dogana della mena delle pecore, istituto che arricchì le casse del Regno di Napoli. La stessa collocazione geografica ha contribuito alla crescente importanza della sua stazione, diventando un fondamentale snodo ferroviario per tutto il Mezzogiorno. Lo conferma con una annotazione, tra i tanti che visitarono il capoluogo, lo scrittore e narratore inglese Augustus John Cuthbert Hare che nel 1883 scriveva: “…Foggia è una bella città che ha raggiunto la prosperità negli ultimi anni diventando un importante snodo ferroviario…”.

Foto tratta dal nostro archivio fotografico

La stazione di Foggia fu inaugurata il 9 novembre del 1863 alla presenza del Re d’Italia Vittorio Emanuele II, coincidendo con il completamento della linea Foggia-Ancona. Inizialmente doveva essere costruita presso l’attuale Piazza Piano delle Fosse, nello spazio antistante Porta Grande o i Tre Archi, una ricca area commerciale. In quell’ampio spazio, infatti, vi si svolgevano diverse fiere e, inoltre, veniva conservato il grano in circa mille fosse. Problemi tecnici, invece, costrinsero a individuare un’altra area, più ad est. La realizzazione della stazione ferroviaria avvenne dove si trova attualmente. In origine lo scalo cittadino aveva una bella copertura in acciaio che sovrastava i primi sei binari, ricordando quella di Milano, tipica delle stazioni inglesi. L’originale copertura venne meno per esigenze del regime fascista, mentre l’intera stazione ferroviaria fu purtroppo totalmente distrutta dai furiosi bombardamenti del 1943. La nuova stazione fu ricostruita otto anni dopo su progetto dell’architetto Roberto Narducci, e inaugurata il 13 maggio del 1951 alla presenza dell’Onorevole Bernardo Mattarella, sottosegretario ai Trasporti e padre dell’attuale Capo dello Stato. In quell’occasione fu anche scoperta una lapide che ricordava i nomi dei 122 ferrovieri deceduti durante le incursioni aeree anglo-americane nell’estate del 1943, nell’adempimento del proprio dovere. Possiamo concludere affermando che la stazione è stata testimone di gioie e dolori della città, simbolo identitario di una intera comunità che forse oggi va perdendosi.

Foto tratta dal nostro archivio fotografico

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Cultore di storia locale.

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