Nella storia delle religioni , la musica ha accompagnato momenti culminanti, di giubilo e di sostegno per le anime che esperiscono la voce di Dio attraverso gli eventi del cammino evolutivo dell’umanità.
Arpe, liuti e flauti dolcissimi
Questi canti non hanno nulla a che vedere, evidentemente, con le armonie terrestri, anche le più sublimi, perché essi sono puramente spirituali e non ricorrono né agli strumenti di musica, né alla voce. Immaginarli è impossibile alla comprensione umana. Ma tra le delizie della vita ultraterrena, riservate agli eletti, la fantasia e il sogno dei credenti hanno inserito la musica: le corti celesti, insieme con i nunzi e i guerrieri, hanno i cori angelici in cui le voci tenui degli angeli diffondono nei cieli onde di poesia e misticismo, suonando l’armonia del cosmo.
La dimensione mistica musicale
In tutte le culture, sin dai tempi più antichi, il suono e la musica cerimoniale collegano i nostri sensi alla dimensione mistica, e ci fanno percepire una presenza celestiale. In Oriente i Veda dell’Induismo, lo yoga tantrico e il Taoismo includono i canti e la musica fra gli elementi chiave. In Occidente la tradizione ermetica di Pitagora codifica tutte le scienze e le arti sotto il principio della legge di armonia cosmica: i pitagorici ritengono che il cosmo sia ordinato secondo i rapporti numerici del mondo acustico, sicché le sfere planetarie nelle loro distanze reciproche corrispondono agli intervalli musicali.
L’aprirsi del mondo spirituale all’esperienza sovrasensibile raffigurata nelle varie sacre scritture è caratterizzata da Luce e Suono, e molti musicisti hanno accompagnato questo tempo forte della quaresima, ovverossia il tempo del silenzio e della purificazione che porterà alla Pasqua, con Cantate da chiesa o Oratori, o semplici melodie popolari. In queste settimane proporremo alcuni dei musicisti che hanno scritto composizioni per tutto il periodo da quaresimale a pasquale.
Un profondo intellettualismo e un’intensa religiosità percorrono l’opera del compositore
Con Bach l’evoluzione della musica da chiesa, e non soltanto dell’età barocca ebbe a raggiungere un vertice insuperato di spiritualità e austerità di concezione, nonché di maestria di elaborazione contrappuntistica e vastità strutturale, in cui l’aspetto grandioso e monumentale (Oratorio “Passione secondo Matteo”), non esclude il rapporto con l’intimità spirituale dell’anima umana. Bach non solamente dedico all’arte musicale sacra tutte le sue energie creative, ma rese tutte le sue composizioni musica per elevare l’ascoltatore e mettersi in contatto con parti dell’essere umano fondate su recondite armonie, che il musicista esprime illuminato dal talento di un artigianato superiore.
L’incarico di Cantor et Director Musices richiedeva non solo che egli insegnasse a cantare agli studenti della Thomasschule, ma che fornisse anche settimanalmente musica per le due chiese principali di Lipsia. Andando ben oltre le richieste, Bach si sforzò di comporre una nuova cantata ogni settimana. Questa programmazione del lavoro, che tutto sommato era sostenibile dal momento che in pratica consisteva nello scrivere un’ora di musica ogni settimana, pur se in aggiunta ai più ordinari compiti della scuola, si rivelò per Bach talmente stimolante da indurlo a produrre musica realmente sublime, che è stata conservata per la maggior parte.
Molte delle cantate di questo periodo sono ispirate alle letture bibliche domenicali della settimana secondo il calendario liturgico evangelico e utilizzano, rielaborate in varie forme, le melodie degli inni luterani, dai quali la cantata stessa prende il titolo dall ‘ iniziale del testo. In particolar modo nei periodi forti come la quaresima, ha scritto una cantata per ogni Domenica fino a Pasqua, con testi di stampo Luterano, che come preghiere favorivano la penitenza in attesa della resurrezione.
Per la spiritualità Bachiana il mondo spirituale è la realtà dell’essere, invece sulla terra si è in una valle di lacrime, per cui di fatto tutta la vita incarnata è una quaresima in attesa dell’anelito dell’anima di ogni uomo: LA VITA ETERNA. Promessa da Cristo, nei testi musicali Luterani viene contemplato questo concetto come unico e causante dolore dell’umanità, la mancanza della vita piena che si otterrà con una vita consapevole sulla terra, e si godrà in pienezza con la resurrezione.
Per la prima Domenica di Quaresima compose un cantata BWV 115 dal titolo “Preparati anima mia” dove la musica è densa di ritmo e coraggio come se volesse spingere l’uomo all’azione ad imporre il proprio proposito avvolto da risonanze di pace e armonia, e affrontare il deserto interiore senza il quale non si può arrivare all’elevazione e all’essenziale del reale di noi stessi, unica parte che ci è vicina e ci accompagnerà per sempre nel viaggio dell’essere.
A seguire, il testo e la musica con testo a fronte della prima aria della cantata BWV 115
https://www.youtube.com/watch?v=_xvtp5B8RDw bwv 115
Mache dich, mein Geist, bereit, Preparati, anima mia,
Wache, fleh und bete, che il momento del Male non arrivi
Dass dich nicht die böse Zeit veglia, implora e prega
Unverhofft betrete; su di te all’improvviso;
Denn es ist poiché
Satans List l’astuzia di Satana
Über viele Frommen sa indurre i giusti
Zur Versuchung kommen. in tentazione.
A cura di Marco Maria Lacasella