Da sempre il “Potere”, che sia di natura religiosa o politica, ha esercitato Censura.
La storia della Censura dei libri si può dire nasca insieme al libro stesso. Un esempio eclatante, affascinante e misterioso, perché le fonti non sono proprio alle portata di tutti, è l’Index Librorum Prohibitorum, pubblicato dal 1559 al 1966 di cui la nostra biblioteca conserva alcune edizioni originali.
https://www.lamagnacapitana.it/SebinaOpac/list/index-librorum-prohibitorum/377680830946
Umberto Eco nel “Il Nome della Rosa” crea in maniera fantastica un esemplare caso di censura messa in atto dal monaco Jorge che riteneva dissacrante e pericoloso il secondo libro di Aristotele sull’Elogio del Riso. Moriranno avvelenati tutti coloro che avranno avuto l’ardire di leggere il testo. Infine l’Abbazia stessa brucerà con l’intera biblioteca in essa contenuta.
Altri roghi, stavolta reali, hanno avuto luogo in numerose città tedesche il 10 Maggio 1933, decretati dal regime nazista e conosciuti come Bücherverbrennungen.
Anche il regime fascista esercitò censura. Nella nostra biblioteca, nel Fondo Pagliara, conserviamo tre bozze di stampa inviate per la censura dalla Mondadori al Ministero della Cultura Popolare, scoperte dal giornalista e storico Giorgio Fabre. Si tratta dei romanzi I Clienti di Avrenos e Il testamento Donadieu di George Simenon e La Pietra azzurra di John Rhode.
Recentemente, nel 2015, il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, ha ritenuto di fornire alle scuole un elenco di libri da mettere all’indice, tra i quali figura anche Piccolo Blu e Piccolo Giallo.
A chi volesse approfondire l’argomento suggeriamo la lettura dei saggi “La fabbrica dei divieti” di Elisa Rebellato e “I libri proibiti” di Mario Infelise, ma non è da trascurare “Il libro dei libri proibiti”, realizzato da The Book Fools Bunch, un misterioso gruppo di esperti e maniacali lavoratori dell’editoria italiana, che in maniera snella ed agile ci presenta “tutti i libri proibiti nei secoli dalla Chiesa, dalla politica, dalla censura, dalla morale, dalle dittature”.
Tutti sono disponibili al prestito in biblioteca.
Consultabili in sede sono, invece, i tre volumi di Giovanni Casati “L’indice dei libri proibiti”.
Infine, la biblioteca ha compilato due liste di libri che hanno subito censura, disponibili per la lettura e il prestito.
Ci sono titoli che non vi aspettereste, come ad esempio Lessico famigliare di Natalia Ginzburg, Il Gattopardo di Tomasi di Lampedusa, Il bar sotto il mare di Stefano Benni.
https://www.lamagnacapitana.it/SebinaOpac/list/libri-salvati-2021/377680846931
Contro ogni censura noi proponiamo una ribellione pacifica: Leggere, leggere, leggere!
Annalisa Scillitani, Maria Musci, Donato Vecchiolla, Vito Cristino.