Tu sei il più bel colore del mondo

Golo Zhao, Tu sei il più bel colore del mondo, Bao, 2020

Non vi fate scoraggiare dal numero di pagine, 574 per l’esattezza, e affrontate la lettura di Tu sei il più bel colore del mondo senza preconcetti, senza pensare che è ambientata in Cina e quindi questa storia è così lontana dalla nostra realtà tanto da non riguardarci…

Ambientato in Cina negli anni ’90 (numerosi i riferimenti al periodo), Tu sei il più bel colore del mondo, racconta la storia di uno studente all’ultimo anno delle scuole medie con la passione per il disegno. 

Insieme ai suoi pochi amici, fra pomeriggi impegnati nella preparazione degli esami finali dal cui esito dipenderà l’ammissione alle migliori scuole superiori, lo studio e momenti di gioco e scambio di carte, minacciati anche da un bullo che li terrorizza, il protagonista riesce a entrare nel cuore dei lettori grazie alla condivisione dei suoi pensieri, dei dubbi e delle difficoltà, e soprattutto per il suo timore di essere inadeguato o di non essere sufficientemente dotato nel disegno, per l’incapacità a esprimere i propri sentimenti. Ma una compagna di classe, con la stessa passione per il disegno, sempre disponibile ad aiutarlo saprà accompagnarlo nella sua evoluzione personale e emotiva.

Il maestro cinese Golo Zaho ci regala un vero e proprio romanzo di formazione. Zhou (il protagonista) viene rappresentato all’inizio della storia come un ragazzo sensibile ma ben presto scopriamo in lui la capacità e la forza di mettersi in discussione, di riflettere su se stesso e di riconoscere le proprie emozioni, con momenti di introspezione profonda.

La lettura è piacevole e coinvolgente tra pagine divertenti e leggere e momenti più dolorosi e pesanti. Ricco di spunti di riflessione, delicato, sincero e incredibilmente autentico, Tu sei il più bel colore del mondo è un’opera eccellente nel suo genere, dove bellissimi disegni dal tratto semplice ma suggestivo, con colori tenui dalle tinte pastello, fanno respirare e vivere i personaggi e lasciano spazio sufficiente ai dialoghi e alle riflessioni.

Con questa sua ultima opera Zhao racconta i giovani in modo realistico, con una ben delineata caratterizzazione dei personaggi che agiscono e reagiscono in modo assolutamente plausibile e non come adulti.

Al termine della lettura ci ringrazierete per averlo suggerito e ripenserete con tenerezza a quel periodo della vita in cui ci sono più insicurezze che certezze e in cui siamo stati preda della paura di non essere all’altezza.

Francesca Capone

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